Probabilmente avrete già sentito parlare di Banche Centrali che aumentano o diminuiscono i tassi di interesse, ma vi siete mai chiesti come mai lo fanno?
Di base, lo scopo delle banche centrali è quello di regolare l’inflazione o la recessione, mantenendo, quindi, efficiente il flusso dell’economia.
Quando ci si trova nella fase in cui si ha un rallentamento della crescita e l’economia si avvia verso una recessione, allora la FED (ovvero la Federal Reserve) abbassa i tassi di interesse in modo tale da favorire la spesa e la produttività. Al contrario, nel caso in cui si verifichi una considerevole crescita della produttività e si manifesti il rischio di andare incontro ad un’inflazione, la Fed alza i tassi di interesse, nel tentativo di frenarla.
In parole povere, alzare o abbassare i tassi d’interesse permette alla banca centrale di incentivare o, al contrario, arginare...
La maggior parte delle persone NON si sta rendendo conto realmente delle implicazioni devastanti che stiamo vivendo a causa di inflazione e guerre.
Come già ripreso dalle testate giornalistiche nicolaporro.it (link all'articolo) e Finanza Online (link all'articolo) mentre la maggior parte delle persone DORME, i più grandi investitori al mondo corrono già ai ripari aprendo posizioni a manetta per proteggersi dal rischio di mercato.
Giovedì scorso c’è chi ha pagato $ 950.000, si avete capito bene 950MILA DOLLARI per comprare 50.000 opzioni che scommettono sul picco del VIX entro Marzo, con punte del VIX che potrebbero toccare i 140 entro fine Marzo. In altre parole, se avessero ragione, l'S&P500 potrebbe scendere fino a 2000. Non si sa se sia una persona o un fondo di investimento ad aver acquistato 50.000 opzioni call sui vari strike.
Qualcuno vede il...
Secondo gli analisti di Goldman Sachs, gli investitori dovrebbero valutare di entrare nel mercato delle materie prime: "Le materie prime... sono la migliore asset class da possedere in una fase di fine ciclo in cui la domanda rimane superiore all'offerta", hanno aggiunto.
Perché proprio adesso? I prezzi delle materie prime sono leggermente scesi dopo una forte impennata in seguito all'invasione dell'Ucraina. Il problema delle catene di approvvigionamento ha spinto i prezzi ai massimi storici di giugno ma gli ultimi timori di recessione hanno innescato una flessione dei prezzi a causa delle preoccupazioni per il rallentamento della domanda.
Secondo il colosso Goldman i timori di una recessione sono eccessivi: "I nostri economisti ritengono che il rischio di una recessione al di fuori dell'Europa nei prossimi 12 mesi sia relativamente basso", hanno dichiarato gli analisti. "Con il petrolio che è la commodity piu importante in un'epoca di grave carenza energetica,...
Mentre la maggior parte dei Paesi aumenta i tassi di interesse per frenare l’inflazione, la Cina, al contrario, allenta la presa. La banca centrale cinese ha inaspettatamente tagliato i tassi di interesse di 10 punti base (0,1%) la scorsa settimana, dopo che diversi dati hanno evidenziato una situazione di debolezza economica.
Dopo decenni di forte crescita, l'economia del Paese sta cedendo alle decisioni politiche che il Partito Comunista Cinese insiste a rispettare. Negli ultimi anni, le politiche del Paese hanno incluso la politica zero-COVID, le politiche di riduzione della leva finanziaria nel settore immobiliare e il rafforzamento normativo delle aziende del settore tecnologico e dell'istruzione.
Una serie di recenti dati economici indica che la Cina sta vivendo un vero e proprio rallentamento. La crisi cinese ha anche causato problemi alla catena di approvvigionamento a livello globale, che è uno dei fattori dell'aumento dell'inflazione registrato in...
Nel mese di luglio L'S&P 500 ha guadagnato il 9,1%, il mese migliore per gli investitori azionari dal novembre 2020.
Il rialzo di Luglio è stato alimentato da due fattori principali:
Si tratta di un cambiamento di rotta dopo un periodo particolarmente difficile. Il sentiment degli investitori è stato sostenuto dai segnali che alcune delle più grandi aziende americane stanno riuscendo a superare i venti contrari dell'economia, tra cui il rallentamento della crescita e l'aumento dei tassi di interesse. Questa settimana, aziende come Apple, Microsoft, Amazon e Alphabet - le cui dimensioni e performance hanno spinto il mercato azionario a nuovi massimi negli ultimi anni - hanno riportato risultati positivi.
Allo stesso tempo, gli investitori sono...
Il contesto macroeconomico è quanto di più impegnativo abbiamo visto da molti anni a questa parte, per usare un eufemismo.
Molti fattori che ormai conosciamo bene (l'inflazione statunitense al 9,1%, la crescente crisi energetica e geopolitica in Europa etc..) hanno aumentato le probabilità di recessione. Tuttavia, alcuni dati economici attuali non sono poi così negativi; ad esempio, i posti di lavoro vengono ancora creati più rapidamente del previsto e più velocemente di quanto i datori di lavoro riescano a occuparli. Ciò potrebbe suggerire una significativa capacità di assorbire condizioni finanziarie più restrittive senza un forte rallentamento.
Ci si aspetta una situazione altrettanto contrastante negli Earnings (rilascio degli utili delle aziende) di questo trimestre.
Per il Q2 le stime degli analisti sono state riviste al ribasso per tutti i settori, ad eccezione di quello energetico, ma ciò non è...
Leggendo le news è facile trovare tutte le cose che non vanno, nell'economia e nel mondo, un po' più difficile trovare invece cosa potrebbe andare bene e cosa potrebbe cambiare le cose in un futuro magari nemmeno così lontano per il mercato azionario. Scopriamolo qui cosa potrebbe invece andare bene.
Fine della guerra tra Russia e Ucraina
Una risoluzione della crisi ucraina provocherebbe, come minimo, un rally di sollievo. A lungo termine, contribuirebbe ad attenuare alcuni problemi della catena di approvvigionamento che hanno provocato un aumento dei prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari. La storia ci insegna che i mercati storicamente hanno rialzi interessanti dopo i conflitti.
Stabilizzazione dei tassi
La Federal Reserve sta aumentando aggressivamente i tassi di interesse per combattere l'inflazione. Se la combinazione di prezzi più alti e di costi di finanziamento più elevati si unisce a problemi di catena di...
Con la Federal Reserve pronta ad alzare i tassi di interesse nel corso dell’anno, gli investitori sono alla ricerca di un cambiamento nella direzione del mercato azionario e nei settori di riferimento. Il noto analista Thomas Alonso ha riportato un’analisi dettagliata di quelle che sono state le performance storiche dei settori del mercato azionario durante i precedenti picchi d’inflazione.
L’analisi è stata limitata ai picchi che erano superiori a un aumento del 4% annuo. Questo ha permesso di prendere in considerazione tre periodi di riferimento: Ottobre 1990, Settembre 2005 e Luglio 2008. Nei grafici sottostanti, vengono mostrate le performance settoriali nei due anni in cui si è rivelato il picco d'inflazione, riallineate a 100 al momento del picco.
Ottobre 1990
Per il picco del 1990, (Exhibit 4) il settore sanitario ha avuto la performance migliore (+10,9%) seguito dal settore energetico (+9%) e dai beni di consumo...
Una curva dei rendimenti è una linea che traccia i rendimenti delle obbligazioni con qualità creditizia uguale ma data di scadenza diversa. Tuttavia, quando si fa riferimento alla curva dei rendimenti, generalmente si intende quella che segue i titoli di stato degli Stati Uniti.
Quando gli investitori acquistano titoli del Tesoro, stanno prestando capitale allo Stato. In cambio, lo stato promette di restituire il capitale investito dopo un determinato periodo di tempo - la scadenza - e di pagare loro un tasso fisso di interesse sul prestito - la cosiddetta cedola.
Sebbene la cedola non cambi durante vita di un Treasury americano, il rendimento è sempre fluttuante. Questo perché il rendimento tiene conto dei prezzi in costante cambiamento sul mercato secondario.
L'inclinazione della curva dei rendimenti dà un'idea delle future variazioni dei tassi di interesse e...
La banca centrale americana vuole un'economia forte, ma sostenibilità è la parola d'ordine. La Fed ha un doppio obiettivo: massimizzare il tasso di occupazione del lavoro e tenere i prezzi ai consumi sotto controllo. Il mercato del lavoro e l'economia in generale hanno avuto una ripresa impressionante dai minimi della pandemia, grazie anche a un forte programma di incentivi, ma come risultato i prezzi sono aumentati del 7,9% - il più alto tasso di inflazione degli ultimi 40 anni.
Mercoledì 16 Marzo la Federal Reserve ha approvato il primo aumento dei tassi di interesse dal 2018, una manovra graduale necessaria per affrontare l'inflazione senza danneggiare la crescita economica.
Il FOMC (Federal Open Market Committee) ha annunciato che aumenterà i tassi di 25 punti base. Questo porterà il tasso in una fascia di 0,25%-0,5%.
Cosa significa per le tasche dei consumatori?
Il meccanismo è...
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