Come ottenere una rendita settimanale con la strategia Covered CALL, una delle strategie in opzioni finanziarie più popolari. Vediamo un esempio sull’applicazione della strategia e i possibili profitti e perdite.
La strategia Covered CALL, una tra le strategie in opzioni più utilizzate al mondo, consiste nel vendere opzioni CALL sul sottostante che già si possiede (si chiama “covered” perché coperta dal sottostante), generando così una rendita costante. Quando si vende una CALL si contratta la consegna del sottostante (titoli azionari e non solo) che si possiede, qualora esso raggiungesse un determinato strike (prezzo) entro una determinata scadenza, ricevendo in cambio un premio.
La Covered Call ha il vantaggio di essere una strategia conservativa da rialzista a neutrale, poiché ci si aspetta che il prezzo del sottostante rimanga stabile oppure salga; un mercato crescente si presta bene a questa strategia che permette di massimizzare il profitto delle azioni detenute, pertanto si scelgono titoli a crescita costante che hanno funzionato bene in passato e possono essere prudentemente mantenuti in portafoglio anche se si verificasse un’inversione di tendenza del mercato.
Un altro vantaggio di investire con la Covered CALL consiste nella riduzione delle perdite dovute ad una eventuale svalutazione del sottostante, grazie al premio che incassiamo regolarmente dalla vendita di CALL; se si programma di possedere un titolo per un lungo periodo, vendere periodicamente delle Covered CALL può migliorarne i rendimenti.
Le opzioni CALL sul sottostante posseduto andrebbero vendute frequentemente, sia mensilmente che settimanalmente: questo perché i premi incassati su scadenze più vicine sono più alti rispetto alle scadenze più lunghe. Per quanto riguarda la scelta degli strike a cui vendere le CALL si può scegliere tra uno strike ATM (At The Money, cioè il più possibile vicino al prezzo del sottostante), oppure OTM (Out of The Money, quando il prezzo dell’opzione è maggiore del prezzo del sottostante): nel primo caso si incassa un premio più alto ma ci sono più probabilità di venire esercitati, viceversa nel secondo caso; bisogna trovare un giusto compromesso osservando la catena di opzioni.
Facciamo un esempio:
in data 22/04 compriamo 100 azioni del titolo Facebook Inc, simbolo FB, quando questo quota 109.00$; nella stessa giornata vendo una CALL con strike 110$, con scadenza 20/05, incassando un premio di 5,20$ (ricordiamo che nel mercato americano 100 azioni corrispondono ad un'opzione, quindi in questo caso 5,20x100= 520$ di premio incassato).
Il profitto massimo di questa strategia si ottiene dalla differenza tra lo strike venduto e il prezzo del sottostante, a cui si somma il premio incassato:
11000 - 10900 + 520 = 620$
Il punto di pareggio, prezzo oltre il quale inizia la perdita, si ottiene sottraendo il premio incassato al prezzo del sottostante:
10900 - 520 = 10380$
Alla scadenza dell’opzione possiamo aspettarci diversi scenari:
Nel caso in cui, invece, il prezzo dell’opzione si erode più rapidamente del previsto (per esempio il prezzo del sottostante è sceso molto, oppure mancano ancora diversi giorni alla scadenza ma l’80% del premio è già stato raggiunto) è conveniente riacquistare la CALL chiudendola e venderne una nuova ad uno strike più basso o con una scadenza più lontana; ciò consente di incassare più premi nel corso di un mese che compensano la perdita non realizzata del sottostante (non realizzata perché il titolo rimane in portafoglio, anche se momentaneamente in perdita, e in futuro potrà tornare ad essere in profitto).
Nel nostro esempio il premio incassato alla scadenza (cioè dopo un mese) sarebbe 5,20$, se però il 30/4 (quando mancano ancora 20 gg alla scadenza) posso riacquistare l’opzione a 1,00$ significa che ho già guadagnato 420$, quindi incasso il profitto e apro una nuova Covered CALL.
Il rischio maggiore per questa strategia si presenta se il prezzo del sottostante continua a scendere (potrebbe anche arrivare a zero), in questo caso nessun premio incassato da vendite di CALL sarebbe sufficiente a coprire la perdita; può essere utile valutare, anche preventivamente, l’acquisto di una PUT (con strike non troppo vicino) a protezione dal rischio di crollo del titolo.
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