Opzioni CALL e PUT: introduzione e concetti base

Mar 12, 2019

Introduzione e definizione delle opzioni finanziarie: cosa sono, a cosa servono e le nozioni base.

Un’opzione finanziaria è un contratto che da il diritto di acquistare o vendere il sottostante ad un prezzo specifico, per un determinato periodo di tempo. Un'opzione si può comprare o vendere, e ciò comporta l'acquisto o la vendita del diritto di agire a proprio vantaggio sul sottostante. Il vantaggio è determinato dal prezzo.
Se si compra il diritto si può decidere se, alla scadenza dell’opzione, si vuole comprare o vendere il sottostante a proprio vantaggio. Se si vende il diritto ci si assume l’obbligo, sempre alla scadenza dell’opzione, di comprare o vendere in base al vantaggio di chi ha comprato il diritto.

Lo strike di un'opzione, detto anche prezzo di esercizio, può essere uguale, maggiore o inferiore al prezzo del sottostante, a cui fa riferimento.

La scadenza indica la durata dell’opzione, quindi il suo periodo di validità, e può essere settimanale o mensile. 

Il premio è il valore dell’opzione, e può essere pagato, se si acquista un'opzione, o incassato, se si vende un'opzione.

Acquisto di opzioni:

  • l'acquisto di una CALL conferisce il diritto di acquistare il sottostante al prezzo definito dallo strike entro una determinata data di scadenza;
  • l'acquisto di una PUT conferisce il diritto di vendere il sottostante al prezzo dello strike entro una determinata data di scadenza.

Vendita di opzioni:

  • la vendita di una CALL implica la cessione del diritto, per cui si è obbligati a vendere il sottostante al prezzo dello strike entro una determinata data di scadenza;
  • la vendita di una PUT implica la cessione del diritto, per cui si è obbligati ad acquistare il sottostante al prezzo dello strike entro una determinata data di scadenza.

Vediamo un esempio pratico di acquisto di CALL. Supponiamo che oggi sia il 1° aprile, e abbiamo deciso di acquistare al prezzo di 1,50 dollari una CALL sul titolo ABC con scadenza il 20 Maggio 2019 e con strike 230. Siccome ogni opzione muove un pacchetto di 100 azioni, per calcolare il prezzo reale dell'opzione dobbiamo moltiplicare 1,50 dollari per 100. Quindi il costo di questa operazione è di 150 dollari.

Con questo acquisto ci riserviamo il diritto di acquistare le azioni ABC a 230 dollari entro la scadenza dell'opzione. A prescindere dal prezzo del titolo al momento della scadenza.

Ipotizziamo che attualmente (il 1° aprile) ABC sia quotata a 200 dollari, cosa succede in base ai movimenti di prezzo?

Il prezzo scende? Non realizziamo nessun profitto, e non recuperiamo i 150 dollari spesi per l'opzione.

Il prezzo lateralizza? Anche in questo caso, come nel precedente, non realizziamo profitti e perdiamo i soldi spesi per la CALL.

Il prezzo sale ma non arriva allo strike? Come sopra.

Il prezzo sale e supera lo strike? In questo caso potremmo decidere di esercitare l'opzione e acquistare ABC per poi rivenderla subito, realizzando un profitto.

Per essere in profitto quindi, il titolo deve superare lo strike. Nel nostro caso, avendo speso 150 dollari per l'operazione, per essere in pari (punto di pareggio) e iniziare a realizzare un guadagno, il titolo dovrebbe arrivare a quotare 231,5 dollari.

Le opzioni americane, di cui trattiamo prevalentemente nel blog e nei corsi MyTradingWay, si possono esercitare, vendere o comprare anche prima della data di scadenza. Quindi se il prezzo di ABC superasse lo strike prima della scadenza dell'opzione, potremmo chiudere prima l'operazione e realizzare subito il profitto.

Vediamo ora un esempio pratico di vendita di PUT. Ipotizziamo di vendere una PUT su ABC a 2,10 dollari, con scadenza 20 Maggio 2019 e strike 180. Incassiamo subito il premio della vendita, di 210 dollari (2,10 x 100). Abbiamo venduto il diritto, per cui siamo obbligati a comprare ABC se questa supera lo strike entro il 20 Maggio.

Il prezzo sale? Non realizziamo nessuna perdita e il nostro profitto, dato dal premio ricevuto per la vendita, è intatto.

Il prezzo lateralizza? Anche in questo caso il premio è intatto.

Il prezzo scende e non arriva allo strike? Come sopra.

Il prezzo scende e supera lo strike? In questo caso siamo costretti ad acquistare le azioni di ABC al prezzo di 180, anche se il titolo vale meno, per cui siamo in perdita. La perdita effettiva, inizia quando il titolo arriva a quotare 177,9 $ (punto di pareggio). Ricordiamo però che possiamo chiudere l’operazione anche prima della data di scadenza.

Il punto di pareggio, di cui abbiamo accennato sopra, è quindi il punto in cui profitti e perdite si compensano e siamo a 0, quindi in pari. Questo, per le CALL è dato dalla somma del premio con lo strike, mentre per le PUT è dato dalla sottrazione del premio allo strike. 

Nel prossimo articolo, analizzeremo l'acquisto di opzioni CALL e PUT.

ATTENZIONE: gli articoli pubblicati sono stati realizzati unicamente a scopo informativo e didattico, e non sono in alcun caso da intendersi come consulenze finanziarie. I contenuti si basano su informazioni, dati e opinioni di pubblico dominio, che potranno cambiare nel tempo, e in ogni caso non devono essere considerati come consulenze finanziare. L’utente dovrà sempre verificare per conto proprio l’esattezza e l’attualità delle informazioni, e nel caso decidesse di investire, assumersi la piena responsabilità delle proprie azioni.

 

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