Come si misurano le performances nel trading

Sep 18, 2019

Come valutare l’affidabilità dei risultati che ci vengono mostrati?

Siamo bersagliati ogni giorno da pubblicità del tipo “Diventa milionario con 1000€!” oppure “Fai il 1000% in un mese!”. Ecco perchè oggi vorrei parlare dell’importanza delle performances nel trading, o meglio, di come si misurano le performances e come imparare a riconoscere i risultati veri che si possono ottenere da quelli gonfiati dei trader fuffa.

Per prima cosa, i resoconti devono essere certificati dal broker, ma non è sufficiente far vedere l’equity line. I risultati devono essere contestualizzati. Un buon dato di partenza è la percentuale ottenuta, da vedere però in relazione all’ottimizzazione del rischio, quindi il confronto con un indice come Sharpe Ratio, o il Sortino. 

Il confronto con lo Sharpe Ratio serve per capire il rapporto tra il rendimento fatto e la deviazione standard, che è relativa alla volatilità, ed in pratica indica quanto si è rischiato per ottenere un risultato. 

In questo modo potete verificare se chi fa vedere di aver raddoppiato il capitale lo ha fatto, ad esempio, con un’unica operazione, rischiando tutto, e quindi con un rischio altissimo, oppure se ha mantenuto il livello di rischio basso e costante. Sempre se il vostro obiettivo primario è la gestione del rischio, altrimenti si può tranquillamente fare all-in su di un titolo come con la roulette al casinò e sperare per il meglio.

Un altro fattore da considerare è il drawdown, cioè quant’è il drawdown massimo in un periodo di almeno un anno. Questo perchè si può anche ottenere l’80%, ma se si è dovuti sostenere un drawdown del 50%, ma anche del 40% o del 30%, allora il discorso cambia, perchè si tratta comunque di percentuali importanti da recuperare. Quindi è fondamentale che il drawdown sia contenuto.

Ribadisco quindi tre parametri: la percentuale, l’ottimizzazione del rischio e il drawdown.

Questi dati però devono essere confrontati con un indice di riferimento, che a seconda della propria operatività può essere differente. Per esempio io trado sul mercato americano, per cui il mio indice di riferimento è l’S&P500, quindi io devo confrontare le mie performances con quelle dell’indice prima di trarre delle conclusioni. Il mio obiettivo (e dovrebbe essere anche il vostro) è performare meglio del mio indice di riferimento.

Diffidate quindi da chi vi fa vedere delle performances non contestualizzate, o peggio, da chi mostra le proprie performances su di un foglio Excel, quelli sono i peggiori. Bisogna sempre richiedere un report certificato dal broker, in cui siano visualizzabili il drawdown massimo, l’ottimizzazione del rischio e la percentuale in relazione all’indice di riferimento.

Tutto il resto sono chiacchiere, fogli Excel manipolati o, peggio ancora, Photoshop.

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