Il termine "bolla", in un contesto economico-finanziario, si riferisce a una situazione in cui il prezzo di qualcosa - un singolo titolo o un intero settore o mercato - supera di molto il suo valore fondamentale. Poiché la domanda speculativa, piuttosto che il valore intrinseco, alimenta i prezzi gonfiati, la bolla alla fine scoppia e i grandi volumi di vendite causano un calo dei prezzi, spesso abbastanza drammatico. Nella maggior parte dei casi, infatti, una bolla speculativa è seguita da un crollo importante.
Negli Stati Uniti, lo scoppio della bolla dotcom nel 2000 e della bolla immobiliare nel 2008 hanno portato a gravi recessioni. Una caratteristica fondamentale delle bolle finanziarie è l’l'incredulità da parte di chi assiste quando si verifica l'impennata speculativa dei prezzi: solo dopo lo scoppio della bolla, vengono riconosciute (con grande dispiacere degli investitori).
Approfondimento
Una frenesia speculativa può sorgere su qualsiasi attività, dalle criptovalute alle azioni meme ai prezzi immobiliari.
L'economista Hyman P. Minsky è stato uno dei primi a spiegare lo sviluppo dell'instabilità finanziaria e il suo rapporto con l'economia. Nel suo libro Stabilizing an Unstable Economy (1986), ha identificato 5 fasi che delineano lo schema base di una bolla:
Gli investitori si innamorano di un nuovo paradigma, come una nuova tecnologia, un nuovo settore o tassi di interesse bassi. Un classico esempio è il calo del tasso dei fondi federali dal 6,5% del luglio 2000 all'1,2% del giugno 2003.
In questo periodo di tre anni, il tasso di interesse sui mutui a tasso fisso a 30 anni è sceso di 2,5 punti percentuali fino a raggiungere il minimo storico del 5,23%, gettando le basi per la successiva bolla immobiliare.
All'inizio i prezzi aumentano lentamente, ma poi acquistano slancio con l'ingresso di un numero sempre maggiore di partecipanti. Durante questa fase, l'asset in questione attira un'ampia copertura mediatica. La paura di perdere quella che potrebbe essere un'occasione irripetibile stimola la speculazione, attirando un numero crescente di investitori e trader.
In questa fase i prezzi salgono alle stelle. Le valutazioni raggiungono livelli estremi poiché vengono proposte nuove misure e metriche di valutazione per giustificare l'inarrestabile aumento e la teoria del "greater fool" (l'idea che, indipendentemente dall'andamento dei prezzi, ci sarà sempre un mercato di acquirenti disposti a pagare di più) si diffonde ovunque. Ad esempio, al culmine della bolla immobiliare giapponese nel 1989, gli uffici di prima categoria a Tokyo venivano venduti a 139.000 dollari al metro quadro.
In questa fase, il “denaro intelligente” (capitale controllato dagli investitori istituzionali) ascoltando i segnali di allarme che indicano che la bolla sta per scoppiare - inizia a vendere le posizioni incassando i profitti. Tuttavia, stimare il momento esatto in cui una bolla sta per crollare è molto difficile, come disse l'economista John Maynard Keynes, "i mercati possono rimanere irrazionali più a lungo di quanto voi possiate rimanere solvibili".
Basta un evento relativamente piccolo per far scoppiare una bolla, ma una volta scoppiata, la bolla non può più gonfiarsi. Nella fase di panico, i prezzi degli asset invertono la rotta e scendono con la stessa rapidità con cui erano saliti. Gli investitori e gli speculatori, alle prese con le richieste di margini e il crollo del prezzo, vogliono liquidare a qualsiasi costo. Quando l'offerta supera la domanda, i prezzi degli asset scendono bruscamente.
Uno degli esempi più plateali si è verificato nell'ottobre 2008, settimane dopo il fallimento di Lehman Brothers. Quel mese l'S&P 500 è crollato di quasi il 17%.
L'antidoto all'irrazionalità
Non possiamo avere la certezza assoluta di come andranno le cose in futuro, ma possiamo comunque essere preparati ad affrontare diversi possibili scenari avendo ben presente come agire, evitando così di venir presi dal panico. L'antidoto all'irrazionalità è la consapevolezza, e la consapevolezza si acquisisce alimentando il proprio know how.
Fonte: Investopedia
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